Trasporto Rapido di Costa (TRC): FERMATELO prima che sia troppo tardi!!!

Trasporto Rapido di Costa (TRC): FERMATELO prima che sia troppo tardi!!!
Giugno 01 23:19 2015 Stampa articolo

Perché fermarlo? Perché superato nella progettazione (1990/95), Antieconomico, Invasivo e con un Impatto Ambientale Devastante.

Anche di recente, amministratori di allora di Rimini hanno ammesso che questa opera è superata, perché quando è stata pensata l’unica soluzione era quello del trasporto pubblico su gomma.

Non riusciamo a capire come non si voglia guardare avanti che dopo 20/25 anni da quanto è stato pensato e progettato, il progresso è andato avanti. Vi sono nuove soluzioni, nuove tecnologie che sono già state realizzate da diversi anni in molte città italiane che hanno risolto il problema del trasporto pubblico, liberando il traffico stradale.

Una soluzione che va per la maggiore è del trasporto People Mover con alimentazione elettromagnetica.
Consisterebbe di una monorotaia con un sistema di trasporto basato su un singolo binario (nella maggior parte dei casi elevato sino a 6 metri di altezza, ma che può essere anche a livello terreno o in galleria) che fa da supporto a veicoli sospesi o appoggiati, di larghezza maggiore rispetto a quella del binario guida.

Per le sue caratteristiche costruttive, la monorotaia sopraelevata offre numerosi vantaggi rispetto ad altri sistemi di trasporto più tradizionali in quanto non interferisce con le sedi stradali evitando nel contempo eventuali incidenti e interruzioni dovute agli attraversamenti a raso, oltre che dal basso impatto sul suolo (grazie alla soluzione in elevazione), hanno trovato spesso applicazione all’interno di parchi giochi, giardini e complessi residenziali e terziari, lasciando libero la parte sottostante.

La trave di scorrimento a sezione stretta della monorotaia viene montato con pezzi prefabbricati, consente di ottenere raggi di curvatura minimi e pendenza superabile e l’aggancio a ganascia rende potenzialmente impossibile il deragliamento. Il sistema è completamente automatizzato e consente, sotto la supervisione del posto di controllo, di regolare il tempo di sosta delle vetture in modo da garantire l’imbarco dei passeggeri.

Nell’ultimo decennio, sulla scorta di alcune fortunate esperienze e del costante progresso tecnico della tecnologia tutta italiana, si è assistito ad una continua diffusione delle monorotaie nel campo dei sistemi di trasporto urbani veri e propri.

Occorre provare ad immaginare un trasporto del genere con navette da 50/100/200 posti fra sedere ed in piedi (a seconda quante navette si vogliono agganciare) e fermate alle stazioni ogni 500/1000 metri e con transito ogni 5/10 minuti per un trasporto orario di circa 3.000 persone che colleghi tutta la costa da Rimini a Cattolica e poi da Rimini a Ravenna, da Rimini a San Marino, la Valconca, la Valmarecchia e poi su Rimini con sistemi ad anello la Fiera, il centro Congressi, la Stazione , l’Aeroporto, ecc., oltre essere un moderno mezzo di comunicazione a impatto ambientale zero, sarebbe un’attrazione per il nostro territorio.

Ci si chiederà di quello che è stato realizzato che ne facciamo?

Nel Riminese servono piste ciclabili, parcheggi scambiatori, ecc. potrebbe essere la sua destinazione di ciò che è stato fatto ed investito. Immaginare di liberare tutta la parte ferroviaria Adriatica che da Rimini risale sino a Ravenna che taglia in due le nostre località turistiche, vale la pena di approfondire e riprogettare il Trasporto Rapido di Costa.

Tutto questo passa con il project financing prevedendo il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell’accollo dei costi di opere pubbliche in vista di guadagni futuri.

Occorre la volontà politica di ammettere il superamento di questo progetto che nel 1990 poteva essere il migliore, ora avendo la fortuna di essere arrivati tardi alla sua realizzazione, si può e si deve guardare ciò che la nuova tecnologia mette a disposizione della collettività.

lo Spillone dei politici

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