Ora è giunto il momento che ognuno faccia la sua parte presto e bene

Febbraio 10 23:30 2015 Stampa articolo

Questi giorni, come si ripete molto spesso in questi ultimi periodi, politici che piangono (lacrime di coccodrillo) perché si è costruito troppo e male dove non si doveva.

La responsabilità di una classe politica che si è retta con i voti provenienti dal mattone non può crearsi una verginità e scaricare tutto sugli eventi atmosferici, ma questa nuova classe politica era presente nelle stanze dei bottoni dove i “padri” alimentano allegramente la “bolla del mattone”, per quello che sappiamo neanche una parola è stata spesa allora per obiettare quello che oggi invece invocano.

In ogni caso è giunto il momento che ognuno faccia la sua parte, cittadini ed amministratori, darsi regole e rispettarle, prevenendo gli eventi atmosferici anziché rincorrerli quando le “bombe d’acqua” hanno già creato allagamenti, frane e dissesti idrogeologici.

Serve una mappatura su tutto il territorio provinciale dei fossi privati, consortili e pubblici darsi regole nel rispetto dell’ambiente, il buon senso di tutti ed una educazione di un rapporto corretto con il territorio, dove ci si muova per raggiungere quegli obiettivi di prevenzione.

Gli agricoltori devono essere i primi vigili ed attenti esecutori dei lavori che occorrono per mantenere i terreni drenati, come i nostri nonni facevano allora con la vanga e la zappa tagliando i terreni soprattutto in pendenza, dopo averli lavorati, con fossi di scolo; avevano un rispetto maniacale del terreno.

Mentre ora vediamo che la coltivazione dei terreni è fatta senza quel rispetto, dove l’aratura viene fatta in profondità e senza i fossi scolmatori; addirittura vengo riempiti di terra i fossi di gronda paralleli alla strada tanto poi ci pensa l’ente pubblico proprietario della strada a pulirli.

Questo non è più possibile occorre che l’ente pubblico tenga puliti continuamente i propri fossi e i privati provvedono da soli per le loro competenze senza aspettarsi alcun aiuto con i soldi di tutti.

Torneremo ancora con proposte e considerazioni su questi argomenti che non possono aspettare altri eventi, magari ancora più tragici di quello è successo in questi giorni.

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