Episodi incresciosi nei consigli comunali di Santarcangelo e Poggio Torriana

Episodi incresciosi nei consigli comunali di Santarcangelo e Poggio Torriana
Novembre 20 14:05 2015 Stampa articolo

SantarcangeloNews sin dall’inizio si è dato come obiettivo di dare voce a tutti, soprattutto “dal basso”, con l’intento di mettere al centro coloro che vivono e lavorano nel territorio, anche se a volte sono voci scomode per chi amministra o detiene la maggioranza consigliare.

la Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la voce del Sig. Loris Dall’Acqua

Ma il Pd nella bassa valle del Marecchia sta andando alla ricerca di nuovi linguaggi per rapportarsi con i cittadini o sta solo rispolverando vecchi metodi che sembravano dimenticati 70 anni fa?

In questa legislatura ben due fatti che definire incresciosi è a dir poco un complimento.

SANTARCANGELO:
In principio fu Mirco Rinaldi, capogruppo Pd di Santarcangelo, a mettersi in evidenza con quell’ignobile comunicato letto nel consiglio comunale clementino, un comunicato col quale annunciava che da quel momento, non sarebbero più entrati nel merito delle mozioni e degli ordini del giorno presentati dalle opposizioni, ma avrebbero bocciato tutto a prescindere.

A quel comunicato arrivarono le scuse, ma nei fatti i lavori del consiglio proseguono come sempre bocciando o stravolgendo il più possibile quanto proposto in consiglio da altre liste o partiti, salvo quando bocciare certe proposte diventa troppo imbarazzante da spiegare anche al proprio elettorato.

POGGIO TORRIANA:
Il Pd di Poggio Torriana non è certamente rimasto a guardare, ed ecco quindi lo show in consiglio di Ronny Raggini, capogruppo Pd di Poggio Torriana, che si rende artefice di alcuni gestacci rivolti al pubblico in sala (nello specifico un dito medio ben in vista e linguaccia).

A che cosa si deve questa performance? Quel consiglio comunale ha una storia piuttosto particolare, convocato per le 11.30 del venerdì mattina, saltò per mancanza del numero legale, oltre all’opposizione ci furono anche alcuni consiglieri di maggioranza a mancare all’ appello (incredibile che il Pd non si fosse accertato di riuscire a garantire il numero legale), vista la particolarità dell’orario era abbastanza chiaro che diversi avrebbero avuto difficoltà a partecipare per impegni lavorativi.

Ancor più assurda la seconda convocazione che era prevista per le 8.30 del mattino del sabato giorno in cui si verificarono le stesse assenze, e giorno in cui avvenne il fattaccio, con la differenza che però, trattandosi della seconda convocazione, il numero legale si abbassa e quindi la seduta potè aver luogo nonostante tutto.

Che fosse questo il pensiero del responsabile di detto gesto? L’unico spettatore presente in sala era appartenente alla lista di Chiave di Svolta e forse con quel gesto, in maniera frettolosa, si voleva semplicemente sintetizzare un “ tiè, facciamo anche senza di voi”. Anche in questo caso, seppur tardivamente, si sono viste timide scuse, ma quel che lascia di stucco sono le dichiarazioni di Amati (oltre ad essere sindaco sarebbe anche presidente del consiglio) che invece che condannare senza se e senza ma quel gesto, difende a spada tratta il capogruppo attaccando l’opposizione e lamentandosi non per il gesto, ma per l’eco che ne è seguita visto che era stato ripreso da telecamera ed era quindi diventato di pubblico dominio.

Il Pd di Poggio Torriana sembra avere grossi problemi di comunicazione, (in un anno e mezzo non un solo pubblico incontro), poco discorsivi e poco ortodossi anche nei dialoghi che avvengono sui social, sulla loro pagina Fb “Uniti a Poggio Torriana” tanta perle di democrazia, ove non esitano ad usare tono forti volti ad intimidire chi non la pensa alla stessa maniera, sembra siano graditi solo pensieri filogovernativi.

Sembra di tornare indietro di 70 anni, la comprova che in quel partito, il termine “ democratico”, appare impropriamente solo nel nome.

Loris Dall’Acqua

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